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Arca della Lode

Perché “Arca della Lode”? L’arca è un luogo che custodisce una presenza. La vita, che affronta un viaggio tumultuoso, pericoloso, incerto, terribile e meraviglioso allo stesso tempo, diventa un dono affidato e custodito in un “forziere” come fosse un tesoro, in quanto ricevuto dal Signore. Cosa c’è di più pregevole dei doni che il Signore ci affida al fine di farli fruttare per l’utilità comune?
Quanto ricevuto lo vogliamo preservare come un patrimonio: l’arca è uno scrigno che custodisce i nostri doni e quelli di altri; è un mezzo di condivisione, uno spazio aperto e accessibile a tutti coloro che si mettono in viaggio.
La nostra “arca” è per tutti coloro che vogliono condividere un tratto di strada con noi, in una lode che si esprime con la musica e il canto: “... istruendovi ed esortandovi gli uni gli altri cantando a Dio di cuore e con gratitudine salmi, inni e canti spirituali” (Col 3,16); “Lodate il Signore nel Suo santuario, lodatelo sulle corde e sui flauti, lodatelo con cembali sonori, lodatelo con cembali squillanti ... Ogni vivente dia lode al Signore” (Sal 150).

Eccoci di nuovo in cammino come gli Israeliti nel deserto, immagine del percorso interiore che ogni uomo alla ricerca di Dio compie nella sua vita. Il loro peregrinare fatto di smarrimento e ritorno, tradimento e fedeltà assoluta, abbandono e riconciliazione rende la storia affascinante e misteriosa. Dio è sempre presente con un Amore immenso, perdona tutti coloro che ritornano a Lui, ma si nasconde in una nube.
Questa nube indica il cammino, come anche la fatica, il sacrificio, l’incertezza del nostro andare. Essa a volte nasconde il sentiero, a volte lascia passare spiragli di luce, nonostante tutto, bisogna andare avanti fiduciosi nella promessa.
È l’Amore che guida i nostri passi. Noi, però, abbiamo il bisogno concreto di vedere il percorso, di conoscere la meta, per aggrapparci all’illusione di essere i padroni del viaggio: non sempre questo è possibile, non sempre è giusto. In questo viaggio, gli Israeliti trasportavano un’arca, segno della Presenza di Dio e testimonianza tangibile della Sua Potenza. Questi due aspetti, presenza e testimonianza, caratterizzano il nostro nuovo viaggio; è l’essenza stessa del nostro nome.

Lodare il Signore è espressione dell’amore della creatura per il suo Creatore, infatti “Chi canta prega due volte”, come diceva Sant’Agostino. Chi canta bene prega tre volte, aggiungiamo noi.
Il canto e la lode sono l’espressione della nostra testimonianza: mai ci stancheremo di portare a tutti la “bella notizia” di un Dio che per Amore, soltanto per Amore, ha sacrificato la Sua vita per noi.
L’essenza del nostro andare è un atto di fede con cui affrontiamo l’avventura, sicuri che Gesù ci è vicino e ci accompagna, soprattutto nei momenti di difficoltà, per far arrivare la nostra testimonianza e la Sua Presenza a tutti i cuori di coloro che sono pronti ad accogliere il Suo messaggio di Amore e Redenzione.

Un Inaspettato Evento è la volontà di Dio che agisce
è il vento della Grazia che soffia dove vuole.